lunedì 15 dicembre 2008

Piccole serpi crescono

La sorellona mi sbologna la piccola G. per l'intera giornata, la piccola mi guarda con un sorrisino satanico, 65 cm di pura cattiveria, un facciotto che me la mangerei di baci.
Non saluta neppure la sua mamma che se ne va e comincia subito a correre dietro alla mia Pussycat (la mia gattina bianca) e comincia a stropicciarla, a tirarle le orecchie e la coda. L'acchiappo giusto in tempo perché la gatta non la graffi, la piccola pelosa si nasconde sotto il letto mentre l'altra piccola, la serpe, vuole mangiare. Perdo un'ora e mezza a sfamarla e quando ho finito ho minestrina a forma di animaletti attaccata al soffitto, fra i capelli e sotto le unghie dei piedi.
Le cambio il pannolino ( ma quanta cacca fanno i bambini?) e la vesto tutta di rosa, la mia piccola Hello Kitty.
Adoro andare in giro con la mia nipotina, posso spingere il passeggino sculettando in giro per la città come una signora perbene. Ci infiliamo in un negozio di vestiti, vedo una tutina che è una favola ma si fa avanti una signora con figlioletta obesa, vuole provare la tutina, è l'ultimo numero accidenti. Sbuffo e mi arrovello.
La commessa infila la tutina alla bimba obesa e la sua mamma comincia a dire:
“Ma come sei bella.... com'è bella la mia bambina!”
Io guardo la mia piccola G. e le faccio: “Guarda e impara!”
Mi avvicino alla signora e con nonchalance faccio:
“Non è un po' strettina quella tutina?”
“Trovi?”
Mi fa la signora mentre la commessa mi fulmina.
“Glielo dico solo per lei eh signora, che non vorrei che poi la gente per la strada dicesse che sua figlia è grassa!”
“Grassa?”
Fa lei inorridita
“Be' con quel vestitino sembra un palloncino che sta per esplodere!”
“Questo non va bene!”
Urla quasi lei alla commessa
“Non lo vede che è troppo piccolo? Ho bisogno di un vestito più grande per la mia bambina!”
E la povera commessa parte alla ricerca di un vestito più grande mentre la mamma apprensiva abbandona la meravigliosa tutina, io l'acchiappo al volo e sparisco.
Giriamo per negozi tutto il giorno e quando arriviamo in un negozio di giocattoli G. vuole scendere dal passeggino, vede una bimba bionda, bionda con due lunghe treccie. Ha in mano un coniglietto.
Gi si avvicina e prova a prenderglielo ma la bimba non lo molla.
Allora G. prende un altro gioco e cerca di fare lo scambio.
Ma quella niente.
Io distraggo la mamma della bimba trecciuta e la mia nipotina le si attacca alle treccie e gliele tira sino a quando quella non molla la presa.
È tutto un urlare e un piangere che devo tirare anche io per staccare G. dalle treccie della bimba che ormai a G. non interessa più il peluche vuole fare lo scalpo a questa bionda platino. Scappo dal negozio che la mia bimba ha ancora in mano ciuffi di capelli biondi.
Ma da chi avrà preso sta serpe?
Torniamo a casa giusto in tempo perché la sorellona se la venga a riprendere.
“...opping!”
Fa G. mostrando orgogliosa la sua tutina e lo scalpo della bimba bionda.
“Tutta suo zio!”
Fa la sorellona.
Eh sì, i figli so' pezzi 'e core...
M.

1 commento:

frencyluna ha detto...

Leggo e rileggo i tuoi post... aveva proprio ragione un mio amico... è davvero un piacere leggerti!
:-)