domenica 25 gennaio 2009

Benvenuti a Maschioland (La città degli orrori)

Vista l'inutilità del genere maschile posso solo limitarmi a fare un elenco di tutti gli atteggiamenti patetici che molti di essi hanno:
Quelli che:
ho settant'anni ma per dimostrarne venti mi faccio tirare talmente tanto che le zampe di gallina mi finiscono diritte sulla nuca e con tutta la pelle che il chirurgo plastico mi ha tolto hanno costruito una nuova Cher a dimensione naturale (decisamente meglio dell'originale);
Sono un coglione che non ha la forza di farsi avanti con nessuno per questo mi riempio di alcool e droghe e poi finisco in bagno a vomitare per tutta la notte;
Sono un altro coglione e, anche se non ho problemi a rimorchiare, mi piace bere e drogarmi, ho 22 anni, ne dimostro 52 e vado alla ricerca di un fegato sano da infettare nuovamente subito dopo il trapianto;
Sono un coglione disperato che appena arriva in discoteca si fionda in dark elemosinando un po' di sesso;
Sono un maschio eterosessuale, odio i froci, mi piace la fica e faccio a botte tutte le volte che mi va (e infatti sono un coglione)
Sono un maschio omosessuale, odio le donne, e sono un coglione;
Sono una checca repressa che organizza giornate di preghiera per guarire gli altri (in realtà spero di portarmeli a letto.... ah dimenticavo... sono un doppio coglione)
Sono una checca palestrata, odio le checche effemminate, salvo poi sculettare tutta la sera per farmi notare;
Sono un ragazzino fashion i miei genitori sono operai e si spaccano la schiena in fabbrica ma io sono firmato D&G dalla testa ai piedi;
Siamo un gruppo di amici che criticano tutto e tutti, schecchiamo di brutto e poi finiamo giù in dark;
Sono un maschio, mi sono pompato che sembro una gomma che sta per scoppiare, mi sono riempito di steroidi e di ASTEROIDI, e infatti se mi pungono con uno spillo esplodo;
Sono bello e ce l'ho solo io, disprezzo gli sfigati e cammino tre metri sopra il pavimento (ma non mi caga nessuno perché mi odiano tutti);
Sono uno sfigato ma mi credo un super figo, mi contorno di sfigati peggio di me per sembrare uno con qualche qualità;
Sono il nonno di tutti questi ragazzini, mi vesto con abiti giovanili ma non mi rendo conto che sono patetico così vado giù in dark nella speranza che mi scambino per uno giovane (ma non funziona mai, ho sprecato un sacco di viagra);
Sono una criptochecca sposata e vengo qui solo per scopare prima di tornare alla mia misera vita;
Siamo una coppia che scoppia, ci amiamo ma cerchiamo sempre qualcun altro con cui scopare;
Sono di nuovo il maschio palestrato di prima, avevo dimenticato di dire che a causa degli steroidi non mi arriva abbastanza ossigeno al cervello.
Sono un maschio!
E questo basta per essere un coglione!
Odio il genere maschile.
Ma perché non sono nato lesbica?
M.

mercoledì 21 gennaio 2009

La solitudine delle criptochecche prime! ( e seconde... e terze... e così via)

Vado a casa di G. e noto il libro di Paolo Giordano sul tavolino di vetro della cucina, gli chiedo se lo ha letto e che cosa ne pensa. Lui mi guarda come se fossi impazzito.
“Tesoro sono anni che non leggo un libro.”
E io stupito:
“Ma scusa allora perché lo hai comprato?”
e Lui:
“Scherzi? È il libro del momento ce l'hanno tutti!”
Non gli risponso e comincio a leggere il libro, lo leggo in tre ore e mi viene voglia di bruciarlo.
Ma dico io, come diavolo può avere un successo del genere un libretto di così basso livello?
Mi ricordo le foto del buon Giordano mentre ingollava “grappa bocchino” durante il ritiro del premio Strega.
Che paese meraviglioso l'Italia, uno dei pochi luoghi al mondo in cui meno hai talento più hai successo.
I primi due capitoli sono da manuale (sì da manuale di scuola Holden... visti i prezzi che hanno se poi non ti pubblicano c'è da querelarli!): bambino sfigato che si vergogna della sorella ritardata, la perde in un parco e diventa autolesionista; bambina sfigata che odia sciare, si fa tutto nelle mutande, si rompe una gamba e questo segna la sua vita.
Il resto è di un banale, noioso e incredibilmente inutile che mi veniva voglia di urlare. Per non parlare del personaggio gay del libro, uno stereotipo dopo l'altro.
Alla fine odi tutti i personaggi.
La cosa bella è che si è detto che questo libro ha avuto successo grazie al passa parola.
Come no!
Non c'è stato un critico letterario (dico uno) che non abbia recensito positivamente (ma va... la cosa mi puzza di brutto!) questo libro, nelle maggiori città c'erano cartelloni e vetrine a non finire.
Insomma Mondadori sa fare bene il suo mestiere.
Alla fine G. mi ha guardato e mi ha chiesto
“Allora com'è?”
Io l'ho guardato e ho sorriso:
“Buono da usare in bagno se hai finito la carta igienica!”
M.

venerdì 16 gennaio 2009

Algida e irraggiungibile come la Kidman!

Ho sognato che ero una ricca ereditiera che si imbarcava per raggiungere l'Australia. Al porto, mentre salivo, un marinaio con un cappello, la sigaretta in bocca e una maglia a righe mi mandava un bacio. Io salivo, mi trombavo uno di nome Jack poi la nave si scontrava con una balena bianca che in bocca aveva uno strano burattino di legno. La nave affondava e morivano tutti tranne me che, vestito come le Destiny's Child nel video survivor approdavo, con in sottofondo l'omonima canzone, su una spiaggia deserta. Qui conoscevo aborigeni alti due metri (decisamente boni) che facevano sacrifici umani su un'alta piramide facendo rotolare giù per le scale di pietra le teste dei sacrificati (maschi bianchi eterosessuali). Io fuggivo e mi trovavo negli immensi spazi australiani, vivevo in una casetta fra i koala e i canguri che, all'occorrenza, si trasformavano in carrozza per portarmi al ballo di mezzanotte.
Avevo un guardaroba senza fine e mi cambiavo un abito ogni cinque minuti. Poi una mandria di pecore invadeva casa mia e arrivavano due mandriani, tal Jack e tal Ennis, ovviamente mi trombavo entrambi. I due fuggivano felici su un alto monte mentre a casa mia arrivava Wolverine con dei grossi artigli.
Neanche a dirlo mi facevo pure lui.
Nel mio salotto, seduto su una poltrona rossa, c'era un manzo di colore con in mano due pastiglie.
Immagino di viagra visti i risultati.
Visto che le pastiglie erano due il tipo ha chiamato un suo amico fissato con il lattice che è arrivato volando.
Segui il bianconiglio Neo.
E lui l'ha seguito sino alla tana.
Insomma mentre ero lì a gozzovigliare con i manzi arriva la Nicole incazzata nera e mi sfida a un duello dicendomi:
“Ne rimarrà una sola!”
E che altro avrei dovuto fare?
Le ho tagliato la testa e ho scoperto che era una bambola di gomma. Dal suo corpo sono scaturite centinaia di fatine dell'assenzio un po' trilly un po' Kylie Minogue che mi hanno riempito di glitter.
Da lì è passata Madonna che mi ha ingaggiata per il suo tour.
Quando mi sono svegliato erano passate tre ore e la Kidman aveva ancora voglia di spalancare gli occhi.
Ho ricominciato a dormire.
M.

domenica 11 gennaio 2009

Che manzo!

Ok, ho conosciuto un tipo davvero fuori dal comune.
Ero appollaiato sul mio trespolo, come al solito, sguardo annoiato e occhi al cielo ogni due secondi, aspettando che L. e P. smaltissero un po' di ormoni in pista quando mi si avvicina un maschio della madonna.
E io penso: “No.... stasera no che sono indisposto, ho le palle giratissime e nessuna voglia di conoscere gente. Ma non potevi farti avanti un'altra sera? Ora mi chiederà di fare sesso e io lo manderò a quel paese.”
Il tipo si siede vicino a me e mi saluta.
“Ti annoi?”
Mi fa e io accenno una smorfia che può essere scambiata per un sorriso.
“Terribilmente.”
“Anche io.”
“Colpa nostra, potremmo fare altro e invece ci facciamo del male venendo in questi postacci.”
Lui sorride e io comincio a sentire un certo birivido.
Mi fa: “Volevo andare al cinema a dire il vero ma, sai com'è, per accontentare gli altri.”
E, insperatamente, cominciamo a parlare.
A parlare sul serio non delle solite cose, non di vestiti o sesso o sciocchezze del genere. Parliamo per tutta la sera, mi racconta che è astrofisico (be' il fisico c'è tutto), mi parla di un progetto importante per il sociale, mi racconta del gattino che ha trovato in strada tre giorni prima.
Insomma è piacevole, educato, non è ubriaco ne' drogato (che equivale a dire che ho trovato, in questo luogo, il famoso ago nel pagliaio) e, soprattutto, in tre ore di conversazione non ha mai accennato una sola volta al sesso.
Comincio a pensare di non piacergli.
NON GLI PIACCIO?????
Oh mia Dea! Mi ha visto appollaiato triste e solo e gli ho fatto pena così ha deciso di farmi compagnia.
È un samaritano del sabato sera.
Me tapina!
Non avrei mai pensato di indurre pena in un uomo,voglio dire sono riuscito a far scatenare in molti maschi diverse passioni: odio, amore, desiderio, gioia, rabbia (persino il vomito una volta) ma mai la pena!
“Tutto bene?”
Mi chiede e io quasi scoppio a piangere.
TUTTO BENE?
Di solito cercano di portarmi a letto dopo dieci minuti e io, così, posso mandarli a cagare. E invece questo tipo è PERFETTO e non ci sta provando con me.
Sono da rottamare. Chiederò gli incentivi statali! Ormai le creme di altafitocosmesi da 50 euro a vasetto (da 50ml) non fanno più effetto.
Addio crema risposta giorno.
Addio crema risposta notte.
Addio crema dettagli.
Addio fluido tensore.
Addio contorno occhi e labbra.
Addio crema risposta fermezza (crema fitofiller viso ad azione ricompattante ed antirughe)
Addio siero risposta fermezza (siero fitofiller di precisione per il viso)
Addio maschera di giovinezza.
E mentre sono impegnato a dire mentalmente addio a tutte le mie creme il tipo mi fa:
“La mia ragazza è stanca io vado, è stato un vero piacere parlare con te”
Lo guardo con occhi sgranati e un po' di sgomento:
“Sei etero?”
Sorride.
“No, sono lesbica!”
e dà un bacio ad una bionda mozzafiato.
Non è un manzo.
È una manza!
Ecco perché mi trovavo così bene.
Tiro un sospiro di sollievo, il mio fascino è salvo!
Saluto la mia bella manza e la sua ragazza, lei mi dice “Che bel sorriso hai” e se ne vanno.
Dopo mezz'ora mi si avvicina un altro tipo e attacca con i soliti: “come sei bello” e “che fai qui tutto solo?” e dopo un po' mi chiede di scendere con lui in dark per fare sesso.
Ah le certezze della vita.
Ovviamente lo mando a cagare!
M.

giovedì 8 gennaio 2009

No, no, no un gay proprio no!

Mi capita spesso che qualche omosessuale maschio che si vergogna dei suoi simili (sono quelli che credono che il modello eterosessuale sia cosa buona e giusta senza rendersi conto che questa società è lo specchio del maschio eterosessuale e infatti fa schifo) se ne esca con frasi del genere: “Per fortuna non tutti i gay sono come te.”
Sono quelli che non vanno ai gay pride perché le definiscono “carnevalate”, sono quelli che non vanno nei luoghi di ritrovo gay perché li vedono come “ghetti”, sono quelli che votano a destra (ma non solo purtroppo), sono quelli che pensano che pompando i muscoli (e mettendo a riposo il cervello) gli altri maschi gli perdoneranno, prima o poi, la loro omosessualità.
Sono quelli che provano disgusto nei confronti delle sorelle trans (o dei fratelli a seconda del loro percorso), sono gli stessi che inorridiscono davanti a quelli che loro definiscono “checche” senza rendersi conto che, agli occhi delll'opinione pubblica e dei maschi eterosessuali, “checche” lo sono anche loro.
Questi individui pensano che vivendo la propria vita di nascosto prima o poi la società concederà loro il diritto di sopravvivere. Sono quelli che negano la necessità di lottare per ottenere dei diritti, quelli che “adottare un bambino è contro natura”, quelli delle stronzate del genere: “non esiste una cultura omosessuale” “i gay pensano solo a scopare” e poi via verso nuove saune o a rimorchiare in chat.
Insomma siccome il mondo non fa abbastanza schifo per noi gay abbiamo pure i lobotomizzati che ci stracciano i così detti, li riducono a una frittata di luoghi comuni e credono di essere migliori delle checche effemminate.
Ma allora mi chiedo.
Ma perché non se ne vanno fuori dai coglioni?
Ma diventassero etero.
Magari se contattano Povia gli insegna lui!
W le checche abbasso le criptochecche!
M.

martedì 6 gennaio 2009

Stupidi etero!

I miei cari amici L. e P. mi trascinano ad una festa di laurea.
Una festa di laurea ETERO!
Santo cielo mi viene l'orticaria solo a pensarci.
Io mi vesto, come al solito, in stile Christina Aguilera e loro mi tirano su una ramanzina di mezz'ora che non è il luogo adatto e io quasi li mando a cagare. Chiedo a gran voce spiegazioni per questa serata strana e P. mi confessa che L. si è preso una cotta per una criptochecca che si spaccia per eterosessuale ma che non disdegna, lontano dagli occhi della sua ragazza, baci, carezze e neppure qualcos'altro.
Arriviamo alla discoteca in cui si svolge la festa. In coda i maschi eterosessuali si agitano come se fossero dei babbuini in calore, qualcuno cerca di passare davanti, volano spintoni, pugni e bottiglie di birra. Uno mi chiede “del fuoco” io lo guardo dalla testa ai piedi, mi faccio dare l'accendino da L. e gli do' fuoco al giubbotto. Quello urla come un matto che sono un frocio di merda e che mi spacca il culo, io lo guardo e dico: “Ma scusa me lo hai chiesto tu di darti fuoco”, interviene il buttafuori che lo allontana mentra P. e L. mi spingono dentro.
Che orrore, i maschi eterosessuali non parlano, emettono strani suoni gutturali, sento parole come: “Bella figa”, “Me la farei”, “Ti spacco la faccia”, “Hai visto la partita?”.
Partita?
Ma questo è l'inferno! Dov'è Caronte? Portatemi via da qui.
P. mi fa: “Rilassati e cerca di divertirti”.
E io lo guardo stralunato e gli chiedo: “Non è che questi ci attaccano qualche strana malattia? Guarda come sono vestiti e poi lo senti questo tanfo? Gli etero puzzano!”
P. mi dice di non esagerare e di bermi una birra.
BIRRA?
La birra la bevono gli eterosessuali io voglio un drink, un Cocktail qualcosa di chicchissimo!
E voglio andare via.
Subito prima che uno di questi trogloditi mi contagi.
Uno si avvicina e mi chiede se sono frocio.
Io lo guardo allucinato: “Certo che sì, perché non si vede?”
E lui mi chiede se mi va di succhiarglielo in bagno.
“Come no” faccio io “Sono qui apposta! Guardatemi sono la regina delle checche e muoio dalla voglia di succhiarlo a questo patetico, inutile eterosessuale!”
Lui si lamenta che potevo semplicemente dire di no e se ne va con la coda fra le gambe.
Pezzente.
torna con la criptochecca che mi guarda imbarazzata e dire a L. “E questo chi è? I miei amici potrebbero vedermi che parlo con voi, mi vergogno io non sono gay”
Ma per piacere non ho mai visto uno più checca di questo: sopracciglia rifatte, abbronzatura stile pollo arrosto, jeans a vita bassissima, quando cammina sculetta come una pin up.
“Tesoro” faccio io “Credimi i tuoi amici già sanno, esci dall'armadio!”
Poi raduno L. e P. che mi chiedono scusa per avermi portato in un postaccio del genere e ce ne andiamo.
Inutile dire che detesto i maschi ed in particolare quelli eterosessuali.
Quando Eva ha donato la sua costola per creare Adamo non sapeva in che guai si stava mettendo altrimenti, se lo avesse saputo, avrebbe chiamato la regina di Biancaneva per far avvelenare la mela!
M.

venerdì 2 gennaio 2009

La criptochecca muscolosa

Mi chiedo, seduto davanti alla mia seconda vita (il computer, inutile negarlo, ormai passo più tempo qui che nel mondo reale), come sia possibile, nel 2009, trovare ancora gay che odiano i propri simili.
Insomma non basta il papa? Non basta Povia? Non bastano governi, di destra e di sinistra, omofobi e follicristianorepressi?
No, a quanto pare, non basta.
Cazzeggio in siti del genre M2 o gayromeo, siti fatti apposta per conoscere gente e, nella maggior parte dei casi, per rimorchiare.
Mi diverto, anche io ho diverse pagine.
Non ci trovo nulla di male, faccio ciò che molti etero vorrebbero fare ma che, a causa dell'educazione che li spinge a vedere il sesso come peccato, non fanno.
L'importante è che nessuno sappia.
Sto divagando, scusate.
Trovo un profilo interessante (la foto almeno lo è), ingolosito apro e mi ritrovo a leggere il profilo di una criptochecca muscolosa.
Scusate ve la riporto perché è troppo divertente:
“Si rischia di scrivere cose banali oppure di non scrivere nulla.Ma per evitare perdite di tempo ritengo opportuno dire un paiodi cose, per il resto c'e' Messenger.Sono maschile, estraneo all'ambiente gay e dai vari giri,pertanto discreto e riservato.Penso che la propria omosessualità si possa vivere tra le 4 murasenza dover necessariamente esternarla. Ciò non significa nascondersima evitare una esistenza basata sui ghetti "gay friendly".Ero indeciso se mettere foto o no. Ho optato per una soluzioneanonima anche se da "vetrina", tanto da incentivare qualche clicksul profilo :-). Se stai leggendo è probabilmente per la foto!.Sono dinamico e anticonvenzionale. Mi piace esplorare,vivere nuove esperienze, viaggiare, passare la giornata all'ariaaperta, amo il mare, la buona cucina ma anche la lettura, qualchefilm e sono appassionato da qualsiasi cosa tecnologica.Insomma spazio, sono molto creativo e dò molto peso all'amicizia; spesso tendo a dare troppo fiducia alle persone ma se mi accorgoche la tradiscono le cancello dalla mia esistenza.Fiscamente sono molto sportivo, definito e mi piacciono i maschi simili a me (cioè muscolosetti o magri ma definiti). Mi spiace, ma non provo attrazione per fisicità differenti. Ovvio che un bel fisico deve essere accompagnatoda un bel cervello (cosa non comune sembra).L'età ideale spazia dai 30 ai 40. Questo dipende poi da personaa persona.Non riesco assolutamente relazionarmi con effeminati ci tengoa ribadirlo ma dovrebbe essere già chiaro dalla premessa.Se pensi di rientrare nella descrizione, scrivimi.Ciao.P.S.Giuro, non stresso ulteriormente... solo un'ultima cosa: persone positive please, sto diventando insofferente a quelli che si piangono adosso per i "non problemi".”
Insomma la criptochecca muscolosa ha paura di essere banale e poi comincia a deliziarci con una serie infinita di luoghi comuni!
È maschia lei e quindi estranea all'ambiente gay che, ovviamente, vede come ghetto. Perché lei, si sa, certi posti per froci non li frequenta. Le chat invece si. Quelle non sono ghettizzanti.
Ma porella in qualche modo dovrà pur portarselo a casa uno straccio d'uomo, magari uno di quelli che si dicono maschia come lei e poi si mettono a 90° appena l'altro dice: “Posso offrirti qualcosa?”
Salvo poi ritrovarsi nella stessa posizione a fare la calza.
Era indecisa se mettere la foto lei, poveretta, poi ha scelto di non metterla che non sia mai che i colleghi sappiano che è una frocia persa.
Ma la cosa più bella è quella frase che racchiude tutto il razzismo omofobo facendoci capire quanta omofobia interiorizzata ci sia ancora all'interno del mondo GLBT:
“Non riesco assolutamente relazionarmi con effeminati ci tengoa ribadirlo ma dovrebbe essere già chiaro dalla premessa.”
Tesoro ti relaziono io a forza di calci su quel culone muscoloso.
E prima di farlo mi metto un bel paio di scarpe con il tacco a spillo.
Poi ci sorprendiamo se povia canta una canzone omofoba?
La vostra perfida
M.
Ah.... se volete riempire d'insulti la criptochecca muscolosa l'indirizzo è:
http://www.me2.it/dinamicvision