martedì 6 gennaio 2009

Stupidi etero!

I miei cari amici L. e P. mi trascinano ad una festa di laurea.
Una festa di laurea ETERO!
Santo cielo mi viene l'orticaria solo a pensarci.
Io mi vesto, come al solito, in stile Christina Aguilera e loro mi tirano su una ramanzina di mezz'ora che non è il luogo adatto e io quasi li mando a cagare. Chiedo a gran voce spiegazioni per questa serata strana e P. mi confessa che L. si è preso una cotta per una criptochecca che si spaccia per eterosessuale ma che non disdegna, lontano dagli occhi della sua ragazza, baci, carezze e neppure qualcos'altro.
Arriviamo alla discoteca in cui si svolge la festa. In coda i maschi eterosessuali si agitano come se fossero dei babbuini in calore, qualcuno cerca di passare davanti, volano spintoni, pugni e bottiglie di birra. Uno mi chiede “del fuoco” io lo guardo dalla testa ai piedi, mi faccio dare l'accendino da L. e gli do' fuoco al giubbotto. Quello urla come un matto che sono un frocio di merda e che mi spacca il culo, io lo guardo e dico: “Ma scusa me lo hai chiesto tu di darti fuoco”, interviene il buttafuori che lo allontana mentra P. e L. mi spingono dentro.
Che orrore, i maschi eterosessuali non parlano, emettono strani suoni gutturali, sento parole come: “Bella figa”, “Me la farei”, “Ti spacco la faccia”, “Hai visto la partita?”.
Partita?
Ma questo è l'inferno! Dov'è Caronte? Portatemi via da qui.
P. mi fa: “Rilassati e cerca di divertirti”.
E io lo guardo stralunato e gli chiedo: “Non è che questi ci attaccano qualche strana malattia? Guarda come sono vestiti e poi lo senti questo tanfo? Gli etero puzzano!”
P. mi dice di non esagerare e di bermi una birra.
BIRRA?
La birra la bevono gli eterosessuali io voglio un drink, un Cocktail qualcosa di chicchissimo!
E voglio andare via.
Subito prima che uno di questi trogloditi mi contagi.
Uno si avvicina e mi chiede se sono frocio.
Io lo guardo allucinato: “Certo che sì, perché non si vede?”
E lui mi chiede se mi va di succhiarglielo in bagno.
“Come no” faccio io “Sono qui apposta! Guardatemi sono la regina delle checche e muoio dalla voglia di succhiarlo a questo patetico, inutile eterosessuale!”
Lui si lamenta che potevo semplicemente dire di no e se ne va con la coda fra le gambe.
Pezzente.
torna con la criptochecca che mi guarda imbarazzata e dire a L. “E questo chi è? I miei amici potrebbero vedermi che parlo con voi, mi vergogno io non sono gay”
Ma per piacere non ho mai visto uno più checca di questo: sopracciglia rifatte, abbronzatura stile pollo arrosto, jeans a vita bassissima, quando cammina sculetta come una pin up.
“Tesoro” faccio io “Credimi i tuoi amici già sanno, esci dall'armadio!”
Poi raduno L. e P. che mi chiedono scusa per avermi portato in un postaccio del genere e ce ne andiamo.
Inutile dire che detesto i maschi ed in particolare quelli eterosessuali.
Quando Eva ha donato la sua costola per creare Adamo non sapeva in che guai si stava mettendo altrimenti, se lo avesse saputo, avrebbe chiamato la regina di Biancaneva per far avvelenare la mela!
M.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Prima o poi cambierà immaginario e gli italiani capiranno che gli omosessuali non sono tutti come te

Anonimo ha detto...

si hai ragione, per fortuna non sono tutti come me. Ci sono anche gli sfigati come te.

Anonimo ha detto...

ma forse non sei un po' razzista anche tu nei confronti degli etero? fanno schifo sì, molti, ma non tutti. e per essere accettati credo si debba accettare.. sempre che si vogliano superare le barriere..
cmq il tuo stile mi piace!

Anonimo ha detto...

Tesoro io le barriere glielo do in testa a questi trogloditi ;)

RRobe ha detto...

Forse il problema non sono gli etero.
Forse il problema è che ti hanno portato in mezzo a gente di merda.

Anonimo ha detto...

Che, guarda caso, era etero...

Anonimo ha detto...

State dicendo che quanto narrato è una storia vera? Se sì, muoio dalla voglia di conoscere l'autore...

Barbie ha detto...

I'amico di un amico etero (non ne conosco direttamente!) si chiedeva se anche tra gay esistesse un modo comune spregiativo di definire gli etero. Secondo lui non c'è perché a suo parare è la cultura dominante che la spunta anche nel linguaggio. Secondo me invece "etero" è già abbastanza.