domenica 3 gennaio 2010

I saldi, i SALDI!

Mi rendo improvvisamente conto di non avere più niente da mangiare in casa, così decido di andare al supermercato più vicino dimenticandomi due cosa. La prima è che è domenica, mannaggia a ste feste che m'hanno fatto perdere il senso delle cose. La seconda è che a Bologna sono iniziati i SALDI!
Mi avvio per le vie del centro prese d'assalto da ogni genere di fauna umana, donne e uomini di ogni età, ragazzi e ragazze tutt* impegnati a cercare di accaparrarsi qualcosa, parola d'ordine SPENDERE che basta con sta crisi e sta depressione che c'ha assillato con sto 2009. So' ancora in cassa integrazione? Embé che me frega? C'ho da spende che nun l'hai vista a pubblicità? Devo fa girà economia. Che'l dumilanove, che je pijasse un colpo, è finito sa? E i boni propositi pel dumiladieci so de spende a più nun posso.
Così, mentre cerco di sopravvivere alla massa spendereccia vengo spinto a forza dentro un negozio di biancheria intima e mi trovo faccia a faccia con una signora che sembra che si sia mangiata l'intera fabbrica di cioccolato. Mi guarda in cagnesco davanti ad un carrello stracolmo di mutandine e reggiseni e io, davvero, non ne posso fare a meno. Lei afferra una mutanda extralarge e io, subito, l'afferro a mia volta. Non mi serve a niente naturalmente ma l'istinto è l'istinto. Comincio a tirare, lei tira più forte, io ancora di più e la mutanda si sbrana in due che quasi la tipa finisce a gambe all'aria. Mi dileguo fra la gente mentre la signora guarda la commessa che, letteralmente, da di matto. Mi ritrovo vicino ad un gruppetto di ragazzine anoressiche vestite come in un cartone animato e tutto il tempo le sento parlare di pantaloni, capelli, grande fratello e new moon, intanto i loro coetanei maschi, con pantaloni sotto il culo, si aggirano per le vie facendo di tutto per farsi notare e usando un linguaggio che nemmeno un rapper userebbe. Del resto i loro genitori sono troppo impegnati a fare shopping per dar loro un'educazione. A metà strada mi viene in mente che il supermercato oggi è chiuso così prendo il telefono e chiamo mamma:
“Mammina.... stasera vi vengo a trovare!”
M.

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