Mi capita spesso, in treno, di incontrare degli stupidi maschi il cui gioco preferito è quello di smanettarsi e provarci toccandosi le parti basse e ammiccando. Parlando con diverse amiche è venuto fuori che la maggior parte di loro, viaggiando in treno, si è trovata a contatto con gente del genere.
I maschi sono stupidi, il loro cervello non va al di là della propria libidine. Ne abbiamo un chiaro esempio nell’uomo che guida questo paese.
Siano essi bianchi o neri, magri o grassi, eterosessuali o omosessuali i maschi ragionano spesso con quell’inutile arnese che si ritrovano fra le gambe.
A me è capitato in questi giorni di trovare l’ennesimo pervertito.
Li vedi aggirarsi sui treni in cerca della preda. Si siedono in un posto isolato ma visibile e cominciano a toccarsi. Se la vittima designata non reagisce o si ribella o scappano o diventano aggressivi.
Sono seduto al mio posto, ascolto musica e non do fastidio a nessuno. Il mio scompartimento è mezzo vuoto. Già ho dovuto cercare un posto che non fosse sporco di vomito secco o di feci (vi giuro che mi è successo) quando finalmente ne trovo uno senza pulci arriva il maniaco. Non è neppure particolarmente vecchio, avrà una quarantina d’anni. Si siede in un posto in cui io lo possa vedere e poi comincia la sua litania tocchereccia. Che faccio?
Lo guardo e ammicco.
Te la faccio vedere io. Lui, il libidinoso dei treni, va in brodo di giuggiole, si siede vicino a me, con una scusa lo faccio alzare promettendogli servizi sessuali in bagno e poi lo colpisco con un bel calcio fra le gambe. Non soddisfatto urlo: “Maniaco! Porco!”
Una signora m i chiede che è successo, io le dico quasi piangendo: “Quel pervertito si stava toccando” e giù offese allo smanettatore folle.
Io scendo dal treno soddisfatto.
Odio i maschi.
M.
Etero convinti
12 anni fa